Sulla valutazione clinica e la gestione della steatosi epatica non alcolica
La crescente prevalenza di steatosi epatica non alcolica (fegato grasso)
ha portato l’Associazione americana per lo studio delle patologie del fegato (AASLD) a incoraggiare un maggiore utilizzo delle valutazioni epatiche non invasive.
Le nuove Linee guida per la pratica clinica dell’AASLD suggeriscono l’uso di VCTE™,
una tecnologia brevettata impiegata nelle soluzioni FibroScan® di Echosens per il rilevamento e la diagnosi della NAFLD in soggetti ad alto rischio, tra cui quelli affetti da diabete di tipo 2 (T2D).
• I pazienti ad alto rischio, come quelli affetti da T2DM, obesità clinicamente complessa,
anamnesi familiare di cirrosi epatica, o consumo di alcol più di moderato
devono essere sottoposti a screening per la fibrosi epatica in stadio avanzato.
• Se il risultato del FIB-4 è >1,3, è possibile utilizzare VCTE™(FibroScan®)
per escludere la fibrosi epatica in stadio avanzato.
• CAP™ (FibroScan®) come tecnica presso il punto di cura
utilizzabile per identificare la steatosi epatica.
• VCTE™ (FibroScan®) è il metodo più diffusamente utilizzato
per valutare la rigidità del fegato e può essere impiegato per escludere una fibrosi epatica significativa.